Una persona capovolta
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Un problema risolto tre volte

Il 29 novembre 2022 l’ufficio stampa del Comune di Perugia ha informato che «si è tenuto in primissima mattinata l’ennesimo sgombero nella palazzina abbandonata di via Oddi Sforza, a Fontivegge. Sul posto l’assessore alla sicurezza Luca Merli, sette agenti della polizia locale – Nucleo sicurezza e decoro di Fontivegge – quattro carabinieri, il personale della Gesenu, un fabbro e i proprietari dello stabile». Infine, la nota ha dato conto delle parole dell’assessore presente sul luogo: «Ringrazio tutte le forze di polizia che con grande sinergia operativa e massima disponibilità operano al servizio della nostra città».

Il 25 ottobre 2021 l’ufficio stampa del Comune di Perugia informò che «la polizia locale di Perugia, tramite un’operazione effettuata dal nuovo nucleo di sicurezza urbana di Fontivegge congiuntamente ai colleghi della polizia locale della zona di Fontivegge e ai carabinieri della compagnia di Perugia, ha effettuato un intervento presso l’ormai noto stabile abbandonato di via Oddi Sforza». La nota dette conto anche delle parole del sindaco, Andrea Romizi, e dell’assessore alla Sicurezza, Luca Merli: «Vogliamo ringraziare i componenti della polizia locale di Perugia nonché le altre forze dell’ordine, in primis la compagnia dei carabinieri di Perugia, per l’intervento effettuato tempestivamente che ha consentito di risolvere la problematica segnalata».

Il 10 novembre 2021 l’ufficio stampa del Comune di Perugia informava che «questa mattina si è svolta un’operazione congiunta, tra polizia locale (nucleo sicurezza e decoro di Fontivegge), questura e cantiere comunale per la messa in sicurezza dell’immobile di via Oddi Sforza. Presente, oltre agli agenti, l’assessore alla sicurezza Luca Merli». La nota dava conto anche delle parole dell’assessore, presente sul posto: «Vorrei ringraziare il personale della polizia locale, nonché quello della polizia di Stato e gli operai del nostro cantiere comunale per questa operazione, molto attesa dalla cittadinanza, che ha consentito di mettere in sicurezza l’immobile di via Oddi Sforza».

La scritta

Il 12 novembre scorso la stampa dava conto di una scritta inneggiante alle BR vergata in piazza Piccinino, a Perugia. L’ipotesi formulata da alcuni era anche che si potesse trattare di una sorta di avvertimento al mondo della politica poiché nei pressi abitano l’assessore comunale di Fratelli d’Italia, Clara Pastorelli, e il presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta, anche lui di Fratelli d’Italia. Nello sdegno e nella condanna bipartisan, si era distinto il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Davide Mencaglia: «È un atto estremamente grave che purtroppo è solo l’ultimo di una serie di atti violenti perpetrati da estremisti politici che evidentemente faticano ad accettare le regole democratiche del vivere sociale».

Il 29 novembre il Corriere dell’Umbria ha rivelato che la scritta era stata male interpretata: non era BR, bensì BIZ, la sigla utilizzata da un writer, rintracciato dalle forze dell’ordine. «Il fatto che “i” e “z” siano state accostate quasi a toccarsi le ha fatte apparire come una “r”», è stata la ricostruzione.

Del trasporto pubblico e delle tariffe

Il 6 ottobre 2022, in un’affollata conferenza stampa, viene presentato l’abbonamento annuale a 60 euro per viaggiare sui mezzi pubblici di cui possono beneficiare gli studenti dell’Università di Perugia. «Abbiamo concretizzato un progetto innovativo ed anche molto coraggioso», scandisce la presidente della Regione, Donatella Tesei. «È un’operazione storica e originale», echeggia l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Melasecche.

Il 4 novembre 2022, la Giunta regionale delibera l’aumento del 13,2 per cento di tutti i biglietti per i treni che viaggiano in regione a decorrere dal 1° gennaio 2023. Ma non viene convocata nessuna conferenza stampa per annunciarlo.

Due morti

Il 12 marzo 2015 un 27enne di Terni, David Raggi, viene ferito a morte con una bottiglia rotta che gli recide la vena giugulare da una persona ubriaca di nazionalità marocchina. Il giorno dopo Marco Squarta, allora presidente di Fratelli d’Italia in provincia di Perugia dichiara: «Ieri a Terni si è consumata l’ennesima tragedia dovuta alle condizioni sociali in cui una certa politica di sinistra, ipocrita e superficiale, sta facendo sprofondare l’Italia». Matteo Salvini, segretario della Lega, dice: «L’assassino è un marocchino, ubriaco e drogato, già espulso. Era ri-sbarcato a Lampedusa, aveva chiesto asilo politico. Ora è in galera. Un altro morto sulla coscienza degli amici di Mare Nostrum». Raffaele Nevi, allora consigliere regionale di Forza Italia chiede che «il Consiglio regionale si riunisca in seduta straordinaria a Terni, nel più breve tempo possibile» e auspica che «nessuno si permetta più di ‘fare spallucce’ di fronte al problema della gestione della sicurezza cittadina».

La sera del 27 novembre 2022 a Terni viene ucciso a botte Ridha Jamaaoui, operaio tunisino di 39 anni. Marco Squarta nel frattempo è diventato presidente dell’assemblea regionale dell’Umbria, ma a distanza di giorni dalla tragedia non ha ancora dichiarato nulla. Matteo Salvini è ancora segretario della Lega, dal giorno in cui si sono verificati i fatti a oggi ha pubblicato 14 post sulla sua pagina facebook, in uno dei quali affronta anche la questione delle dimissioni del cda della Juventus, ma in nessuno si parla dell’omicidio di Terni. Raffaele Nevi è ora parlamentare di Forza Italia, e sulla sua pagina facebook ha scritto questo: «Un plauso e un grazie al Comando Carabinieri di Terni e al procuratore capo, Alberto Liguori, per aver assicurato alla giustizia, in tempi molto rapidi, il presunto responsabile del delitto che ha causato la morte di un cittadino tunisino nella serata di domenica scorsa. La tempestività delle indagini, seppur complesse, restituisce alla città e ai ternani il giusto livello e percezione di sicurezza».

PS: L’omicida di David Raggi era stato arrestato poche ore dopo aver compiuto il delitto.

Foto da publicdomainpictures.net

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