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Quello che serve ai quartieri

 

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo da Antonietta Alonge, candidata al consiglio comunale nell’Alleanza Verdi-sinistra ed ex presidente dell’associazione Borgo Bello

Alcuni giorni fa sono state presentate dagli assessori Gianluca Tuteri e Gabriele Giottoli le date della nuova edizione di “Perugia & friends”, che cadranno durante la campagna elettorale. La coalizione di centrosinistra che sostiene Vittoria Ferdinandi ha quindi chiesto di programmarle per un periodo differente, per evitare che in questo momento l’attività di comunicazione degli enti si sovrapponga alla propaganda elettorale, tutelando così anche gli sfidanti, che rispetto a chi governa hanno meno facilitazioni e possibilità di partecipare a eventi e ottenere visibilità in modo gratuito. Oltre tutto, come la coalizione ha ricordato in una nota, lo scorso anno, presentando la quarta edizione, il vicesindaco spiegò che le undici feste finanziate con un contributo dal Comune «erano accomunate da due temi: il primo il contrasto alla solitudine», il secondo «il modo di fare politica, che va esercitata a partire dal basso favorendo l’ascolto, il confronto e la programmazione condivisa».

Le date previste in un primo momento (6 e 7 aprile) per “Perugia & Friends, il Prologo”, in centro storico, non sono più in programmazione, a causa della mancata adesione dei soggetti che si volevano coinvolgere, i quali hanno ritenuto inopportuna la data scelta dall’amministrazione, vista la vicinanza alle prossime elezioni; inoltre, non era stato sufficientemente condiviso, e per tempo, con il territorio il programma proposto per la festa, nonostante le dichiarazioni di intenti dell’amministrazione.

Tutto questo porta a riflettere, oltre che sull’opportunità di diverse iniziative che l’amministrazione in carica sta proponendo in questo periodo pre-elettorale, pur essendo la maggior parte dei suoi rappresentanti in campagna elettorale, anche sul modo in cui determinate iniziative vengono costruite e “collocate” nei territori.

Nel mio quartiere, Borgobello, le associazioni da più di dieci anni organizzano eventi per rivitalizzare la zona, eventi in cui lavorano principalmente le realtà che producono arte e cultura nel quartiere stesso, avendo qui la loro sede. Allo stesso tempo, questi eventi vengono pensati per consentire agli operatori commerciali di farsi conoscere e fare profitto, e ai cittadini (residenti e non) di vivere dei bei momenti di socialità. Il tutto viene sviluppato cercando di trovare un bilanciamento tra gli interessi di tutti i soggetti coinvolti: non a caso le “mezzenotti bianche” sono nate nel Borgobello per dare modo a tutti di fruire di arte, cultura e socialità insieme, senza superare la mezzanotte e rispettando così anche il bisogno di riposo dei residenti. L’organizzazione è quindi il risultato di una collaborazione e partecipazione dei vari soggetti del quartiere ed ha come scopo quello di far crescere le realtà culturali, economiche e sociali della zona.

In tutti questi anni, le associazioni di cittadini e operatori hanno lavorato senza che dall’amministrazione arrivasse una collaborazione reale e di peso, in un periodo peraltro di grandi crisi determinate da fattori diversi, primo fra tutti la pandemia. Chi amministra una città, però, dovrebbe dare modo alla città stessa di svilupparsi e prosperare, facendo fronte alle difficoltà che via via si presentano e coinvolgono la cittadinanza tutta o le sue diverse componenti. Le politiche pubbliche nel settore artistico e culturale dovrebbero promuovere e far crescere le imprese culturali e creative, che sono una risorsa essenziale anche per la competitività e l’attrattiva economica urbana, e non distribuire contributi a pioggia, solo per far sopravvivere alcune realtà. Allo stesso tempo, l’amministrazione cittadina dovrebbe lavorare costantemente al mantenimento nel proprio territorio di attività commerciali di prossimità che costituiscono un elemento fondamentale di qualsiasi quartiere, presidio sociale e centri di vita di comunità.

Nella politica dell’amministrazione di questi ultimi dieci anni è mancata completamente una visione finalizzata allo sviluppo economico e culturale della città sul lungo periodo e si sono adottate solo misure finalizzate alla sopravvivenza e al mantenimento del consenso. Le feste di “Perugia & friends” vanno di fatto in questa direzione: si utilizza denaro pubblico per manifestazioni che, aldilà della valutazione nel merito della qualità delle iniziative proposte, sono criticabili nel metodo, perché non nascono realmente da un processo partecipativo né possono far crescere e valorizzare nel lungo termine i quartieri nei quali vengono realizzate, non coinvolgendo le realtà della zona in un progetto di ampio respiro.

Abbiamo bisogno di politiche di sviluppo culturale ed economico della città diverse, non caratterizzate da interventi episodici e non inseriti in una visione d’insieme; politiche che mettano al centro la cultura, la creatività e l’economia di prossimità, svolgendo un ruolo di catalizzatori di relazioni sociali, economiche e culturali, che possano determinare la vivibilità, l’attrattività, la sicurezza, la sostenibilità e la resilienza del nostro territorio.

Nella foto, concerto lungo corso Cavour, luglio 2023 (dal profilo facebook dell’associazione Borgo Bello Perugia)

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