Una persona arrabbiata
Commenti

Vax-Novax, il conflitto esasperato che divide inutilmente

 

Chi scrive queste righe ha da poco ricevuto anche la terza dose del vaccino anti Sars-Covid 19. È fortissimamente critico nei confronti di chi – con la scelta di non vaccinarsi – ha procurato non poche difficoltà a un sistema sanitario già devastato dalle privatizzazioni e dal prevalere di una cultura della cura medica simile a quella di un’officina meccanica trascurando la rilevanza di tutto il sistema territoriale di prevenzione e cura.

Tutto ciò premesso, chi scrive queste righe, dicevo, è rimasto a bocca aperta per il modo in cui le cronache locali perugine hanno riferito della morte Franco Trinca, biologo nutrizionista, schierato fin dall’inizio contro la pratica delle vaccinazioni. Poche testate non hanno ceduto alla tentazione di “sbattere il mostro in prima pagina”. Per quelle su carta, dal punto di vista editoriale, una scelta azzeccata visto che sabato 5 febbraio, giorno di pubblicazione della notizia, nelle edicole da noi interpellate è cresciuta la diffusione delle testate locali.

Evidentemente ha funzionato quel “no vax”, reiterato nella stessa identica posizione e nel medesimo rilievo grafico, delle civette esposte fuori dalle rivendite di giornali: una scelta che la dice molto più lunga di tante parole sul sentore quasi soddisfatto che ammorba l’atmosfera di una città quando accadono episodi del genere. Un effetto che pervade la società nel suo insieme: paura, disorientamento, contrapposizione “noi-loro” (che alligna in entrambi gli schieramenti) finiscono per incarognire il confronto, impigriscono le menti, offuscano le intelligenze, negano il diritto al dissenso, fanno smarrire il senso di umanità con cui ogni persona va trattata. Ecco perché merita di venire segnalata la scelta fatta da un edicolante del centro storico perugino che ha oscurato quel “no vax” nelle locandine esposte davanti al suo chiosco.

È l’episodio che ha fatto da detonatore per l’esigenza di scrivere queste righe, insiema al valore di una persona che ha speso la propria esistenza professionale riaffermando la necessità di un rapporto consapevole tra salute e nutrizione, difendendo tenacemente il valore dell’alimentazione biologica come presidio capace di rafforzare il sistema immunitario e limitare significativamente il ricorso ai farmaci.

Purtroppo per Franco Trinca, il Sars Covid 19 è riuscito a scardinare anche quel presidio confermando, questo va riconosciuto, la fondatezza delle campagne vaccinali come difesa particolarmente efficace verso gli effetti più severi delle patologie indotte. Un epilogo doppiamente triste di un percorso di vita che merita, comunque, il rispetto generale e l’uso di parole che garantiscano a ogni persona il diritto a esprimere idee e posizioni diverse dal comune sentire.

Foto da pxhere.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *