Sergio Cardinali, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Terni
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Cardinali, l’uomo del nucleare

 

Devo essere sincero, pur essendo Bandecchi quanto di più distante dalle mie idee e dalle regole non scritte di ogni decenza relazionale sia essa pubblica che privata, nel mero calcolo politico ho sempre considerato la sua elezione a sindaco di Terni – checché ne dicano i benpensanti di una sinistra così facile a scandalizzarsi di fronte al becero linguaggio e così restia nell’organizzarsi su basi programmatiche ugualitarie e solidali – il classico granello di sabbia in grado inceppare il meccanismo oliato che alimentava la permanenza senza alternative della destra al governo dei nostri territori. Nella tornata elettorale in cui venne eletto Bandecchi, tanto per esser chiari, il centrosinistra perse tutti i ballottaggi comunali, laddove riuscì ad arrivarci, l’unico in grado di creare crepe all’interno della filiera sovranista fu lui, magari sfidando i sovranisti da sovrano e la destra ancor più da destra se possibile. Ma provo a ribadire il concetto con trivialità teorica e anacronismo terminologico: sempre meglio un padrone fascista che un partito fascista al servizio dei padroni.

Tornando alla concretezza contemporanea e uscendo da quel guado melmoso della storia che fu e del vocabolario improprio, senza l’avvento di Bandecchi e la scomparsa della Lega dal consiglio di Terni in cui era forza dominante, molto probabilmente il Patto Avanti, che ha avuto l’indubbio merito di costituirsi, non avrebbe mai potuto vincere né a Perugia, dove Vittoriaa Ferdinandi ha compiuto un capolavoro politico in grado di risvegliare una collettività dormiente, né in Umbria, dove la Proietti si è limitata a non sbagliare campagna elettorale. Insomma dobbiamo essere grati a Bandecchi, unico ariete in grado di sfondare il sistema di potere di una destra che si immaginava monarca assoluto per un tempo indefinito.

Ovviamente, e qui esco dal canale dell’eresia che induce al facile scandalo, l’avvento dell’uomo del fare che rende il miracolo realtà e la realtà sua suddita, ha palesato chiaramente i pericoli insiti all’interno di una pratica politica centrata sul protagonismo assoluto del re che non vuole corona, ma asservimento. Il pericolo vero, alimentato da un sistema maggioritario che garantisce maggioranza granitica, non sta nello sguaiato sproloquiare riversato su un’opposizione sfidata ora a sputi e imprecazioni ora a disfida nella singolar tenzone fatta di scontro fisico, bensì nell’azzeramento della dialettica interna alla maggioranza, una maggioranza che come mi è già capitato di scrivere: ottempera e non questiona.

Questa evidenza è ben incarnata da due figure assessorili che si sono trovate a coabitare pur incarnando culture politiche opposte. Due figure che alla resa dei conti si sono scoperte inconciliabili seppure unite dall’identica smisurata stima verso sé stesse, alimentata dalla coincidente ammirazione provata nei confronti dell’imprenditore che conosce solo successo. Tanto Mascia Aniello, assessora all’Ambiente della Giunta Bandecchi che si è dimessa nel giugno dello scorso anno, quanto Sergio Cardinali, nominato da Bandecchi assessore allo Sviluppo economico, per poter rivendicare la propria mirabolante intelligenza dovevano. devono e dovranno allineare il proprio pensiero al volere del solo uomo al comando.

Mentre Aniello è stata vittima della scelta di campo del sindaco e ha continuato ad agitare la sua visione di mondo dall’esterno delle istituzioni senza dover più rispondere ai canoni imperanti e non manifesti della sudditanza volontaria, Cardinali, ha portato la sua obbediente sapienza al parossismo senza freni tanto da trasformarsi in esperto unico nel campo strategico dell’energia. Un ingegnere nucleare così certo del suo sapere da arrivare a proporre formalmente Terni come città pilota per il nucleare di nuova generazione. E al tempo stesso così sprezzante, forte delle mille pubblicazioni prodotte nel campo, da irridere pubblicamente tutte quelle intelligenze, accademicamente formate e civilmente impegnate, colpevoli di rivendicare le energie alternative e di evidenziare i limiti pratici del nucleare di qualsiasi generazione senza rifugiarsi nell’angolo democratico dell’espressione referendaria.

In una letterina pubblica Cardinali, abbandonando ogni mediazione tra salute e produzione, tra ambiente e ricchezza, tacciando di demagogia l’altrui pensare e mettendo al di sopra di ogni dubbio il suo argomentare, spiega a noi comuni mortali come la modernità, che lui riveste e ammanta di progresso lineare o è energivora o non può essere. Dalla fabbrica energivora alla realtà futura energivora in cui gli specchi di colline e le montagne di pale eoliche sono sfondo ai clan tribali che fanno della caccia economia, mentre il nucleare ecologico di nuova generazione fa coincidere magicamente l’avanguardia tecnologica con l’orgoglio identitario ternano. Questo in breve sintesi il contenuto dell’epistola “Cardinalizia”.

Beato colui che non solo sa dall’alto del suo studiare, ma che impone agli altri il suo sapere. Beato colui che fa del nucleare ecologia e dell’identità tecnologia. Beato infine colui che si riconosce grande in quanto adepto di un grandissimo e sapiente in quanto seguace di un visionario illuminato.

Poveri noi comuni mortali attanagliati dai dubbi e schiavi del sapere dei certi. Poveri noi comuni mortali che consideriamo le scorie radioattive problema e non ecologico scarto. Poveri noi comuni mortali che reputiamo le fonti alternative democratiche poiché diffuse e capillari e il nucleare antidemocratico perché verticale e centralizzato nel comando. Ancor più poveri e ancor più mortali infine elettori, elettrici, attiviste e atticisti della sinistra di questa provincia e di questa regione che oltre ad averlo avuto come storico rappresentante della Cgil per una vita, non più di dieci anni fa hanno visto il nome dell’assessore Cardinali in prima linea candidato alle Regionali tra le file di Sinistra Ecologia Libertà. Forse care compagne e cari compagne il problema non è altrove, ma il problema è tra tutti voi. Quale sinistra? Quale libertà? Quale energia? Quale ambiente? Quale democrazia?

Nell’immagine di copertina, tratta dal sito del Comune di Terni, l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Sergio Cardinali

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