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Umbria Film Commission. Chi l’ha vista?

 

Quello che segue è un comunicato stampa di Blu, una formazione politica di ispirazione civica che alle ultime elezioni regionali ha appoggiato la candidatura della presidente Donatella Tesei. Lo pubblichiamo, oltre che per l’interesse in sé, anche perché i vertici della formazione hanno lamentato il fatto che nessuna delle testate e delle agenzie a cui è stato inviato ne ha dato conto, e l’unica che lo aveva fatto, un giornale on line, l’ha rimosso nell’arco di poche ore. «Questo – ha denunciato la coordinatrice di Blu, l’ex deputata di Scelta civica, Adriana Galgano – accade in Umbria, non in Russia, nel 2022»

Ci siamo impegnati fortemente per la costituzione della Umbria Film Commission, una fondazione per attrarre produzioni cinematografiche e televisive e per sviluppare le professionalità dell’audiovisivo. Sono attività che creano cultura, ricchezza e occupazione.
Purtroppo rileviamo che, dopo la sua costituzione, il lavoro svolto fino ad adesso dalla Regione e dalla Film Commission in questo ambito è stato molto deludente.
Avrebbe dovuto incentivare le produzioni che operassero in Umbria, occupando professionalità locali ma, fino ad oggi, è stato pubblicato un solo bando (Film Found) che per di più non è neanche riuscito ad attribuire tutte le risorse per faciloneria nella sua redazione, visto che prevedeva una graduatoria unica, dove i film concorrevano insieme con i cortometraggi e i videoclip.
Siamo praticamente alla fine del 2022 e di un nuovo bando non c’è traccia.
Le attività social della Film Commission sono per pochi intimi, basta andare a vedere i post pubblicati sugli account Facebook e Instagram per rendersene conto.
I fondi più che sostanziosi, stanziati per Il Festival del Cinema di Todi, avranno forse avuto effetto sui bilanci delle attività ricettive della città, ma certamente non hanno dato risultati per lo sviluppo delle produzioni e delle attività cinematografiche, televisive e digitali nella nostra Regione.
Infine per attrarre produzioni sul nostro territorio è indispensabile formare le maestranze dell’audiovisivo: macchinisti, elettricisti, assistenti alla produzione, fonici, cameramen, solo per citarne alcuni. Su questo punto, risultati non pervenuti.
Chiediamo alla Regione e alla Film Commission maggiore impegno per non sprecare questa opportunità così importante per l’economia del nostro territorio, soprattutto in un momento così complicato come l’attuale.

Foto da pexels.com

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