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Educazione di sostegno, l’operatrice passata alla nuova coop: «Qui i bambini li chiamano utenti»

 

Per le puntate precedenti della surreale vicenda del cambio d’appalto del servizio per gli educatori e le educatrici di sostegno nelle scuole del Comune di Perugia vi invitiamo a leggere e ascoltare i materiali che abbiamo prodotto e di cui inseriamo i link sotto. Qui vi proponiamo la testimonianza di un’educatrice che è passata alla nuova cooperativa e che spiega il tormentato percorso, suo e dei colleghi, in seguito al cambio d’appalto e le ricadute di tutto ciò sul servizio. L’interlocutrice ha chiesto, per le ragioni che capirete ascoltando le sue parole, di mantenere l’anonimato.

Nel frattempo, nella giornata di lunedì 31 gennaio, come avevamo anticipato, la Giunta si è rifiutata di rispondere all’interrogazione sulla materia che era stata presentata dai gruppi dell’opposizione di centrosinistra. L’esecutivo ha fatto rispondere gli uffici tecnici, che hanno sostenuto che poiché sulla vicenda pende un ricorso al Tar, l’amministrazione ha ritenuto opportuno rinviare la risposta all’interrogazione. «L’interrogazione da noi presentata ha una valenza principalmente politica e non ha alcun rapporto con il ricorso al Tar: l’opposizione, i cittadini e soprattutto le famiglie degli alunni fragili coinvolti hanno diritto di avere delle risposte e di essere informati sull’operato dell’amministrazione», ha detto da parte sua Lucia Maddoli, del gruppo “Idee, Persone Perugia”, che ha ha sollecitato nuovamente la Giunta a dare una risposta immediata.

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