Ci sarà pure un fondamento nelle sentenze che vari tribunali degli Stati Uniti stanno emettendo da anni a carico di Monsanto (controllata da Bayer) per i danni alla salute (umana e ambientale) provocati dal diserbante glyfosate. Le ultime notizie citano la condanna al pagamento di 2,1 miliardi di dollari (pari a 1,9 miliardi di euro) inflitto alla multinazionale da un tribunale della Georgia per il ricorso di un cittadino che considerava il glifosato come la principale causa del cancro da cui era afflitto. Vicenda identica a quella di Dewayne “Lee” Johnson il giardiniere che ha ispirato il film “Into the weeds”: in questo caso la condanna per Monsanto “limitata” a 290 milioni di dollari. Emerge insomma che la magistratura Usa si manifesta come più avanzata della Commissione europea che, nel 2023, ha prorogato di ulteriori 10 anni l’autorizzazione all’uso del glifosato: un’ampia ricostruzione della vicenda è disponibile nel sito di Greenpeace.
Di questo prodotto in Italia se ne utilizzano circa 4 mila tonnellate l’anno, secondo quanto riferisce il Fatto Alimentare che riporta dati Istat, citando anche le 122 mila tonnellate complessive di pesticidi sparsi ogni anno nei terreni e nei corsi d’acqua di tutta Italia.
Dal globale al locale. Nei giorni scorsi l’Aiab, (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) ha rilanciato la campagna per la messa fuorilegge del glifosato sulla base di una pubblicazione di uno studio sulle leucemie, protrattosi per dieci anni, dell’Istituto di ricerca “Ramazzini” di Bologna: il rapporto finale ribadisce senza esitazioni la significativa cancerogenicità del diserbante anche in presenza di dosi minime fino ad oggi considerate innocue sull’essere umano. Una ricerca validata anche da Environmental Health (rivista scientifica con base nel Regno Unito).
In un quadro del genere si inserisce la lettera per la Regione Umbria firmata da Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab Umbria, instancabile promotore dell’agricoltura biologica in Italia. Destinataria la Giunta regionale (in particolare, la presidente Proietti e gli assessori con delega al Welfare e all’Agricoltura Barcaioli e Meloni), la presidente del consiglio regionale Sarah Bistocchi e quella della Seconda commissione consiliare, Letizia Michelini.